Umanista, editore e tipografo attivo a Venezia e a Roma, figlio di Aldo il vecchio e fratello di Marco Manuzio e Antonio. N. a Venezia nel 1512, nel 1533 iniziò a gestire l'azienda di famiglia in società con gli zii Giovanni Francesco e Federico Torresano, eredi di Andrea Torresano il vecchio; nel 1540 la società si sciolse e Manuzio continuò a lavorare dapprima a nome anche dei suoi fratelli, poi sottoscrivendosi da solo. Sposò Caterina Odoni e ne ebbe quattro figli: Aldo il giovane, Maria, Girolamo e Ottavio. La sua stamperia era a San Paterniano, la libreria in Merceria, all'insegna dell'Ancora. Dal 1558 al 1559 fu professore di eloquenza e tipografo dell'Accademia Veneziana. Nel 1561 fu chiamato a Roma da Pio IV per dirigere la Stamperia del Popolo Romano e affidò l'azienda veneziana al figlio Aldo, che non se ne occupò continuativamente, e, dal 1568, a Domenico Basa, che la gestì fino al 1574. M. a Roma il 6.4.1574; a Venezia gli successe il figlio Aldo il giovane.
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