Tipografo di Verona attivo a Perugia, figlio di Bernardo. Nel 1497 il comune di Perugia gli affidò l'incarico di custodire due leoni donati alla città da Giampaolo Baglioni; da allora venne soprannominato Bianchino del Leone. A Perugia aveva casa e bottega presso la pescheria e la chiesa di S. Enrico. Si associò, per una sola edizione, con Girolamo Cartolari. Oltre che stampatore fu editore, legatore e autore di xilografie. Dal 1527 al 1531 la sua produzione s'interruppe. M. forse nel 1544, anche se già dal 1536 il nome dei suoi figli compare sui documenti di pagamento del Comune. Gli successe il figlio Girolamo.
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